Il filmato

StampaInviaPDFEPUB

Girotondo - Ospedale CIlvile - 8 marzo '78

 

Venti minuti, colore, sonoro, ottimo stato di conservazione. A distanza di trentasette anni, nel corso della raccolta, avviatasi nel 2009, dei documenti e della rassegna stampa sull’ attività del Movimento Autonomo delle Donne, il Mad, e sul successivo biennio della Casa Delle donne, abbiamo ritrovato un filmato inedito.<--break->

E’ Lecce, ma potrebbe essere Catania, Brindisi, Brescia, Genova o Reggio Emilia, oppure un’ altra qualsiasi città di quegli anni, tra i ’70 e gli 80, che hanno unito una generazione di donne del movimento separatista nell'imprevisto del femminismo, rottura politica e culturale rispetto alle forme note di pensiero, espressione, organizzazione ed azione. E’ l’8 marzo del 78 ed il filmato e’ autogestito, cioè girato a cura delle organizzatrici. Con sguardo semplice e tenero la cinepresa ferma voci, volti, emozioni, dello ‘’stare in piazza’’, come si diceva allora, in un giorno annunciato e voluto come rivoluzionario.

La pellicola, in super 8, si era smarrita, e solo qualche settimana fa e’ riemersa tra i pacchi di un trasloco. Il tempo di farne una prima versione in digitale e di comprenderne il valore documentario ed affettivo ed e’ iniziato il passaparola per telefono e attraverso facebook, che sta cercando di raggiungere anche le più geograficamente lontane. C’e’ il MAD Movimento Autonomo delle Donne, che apre il corteo, rigorosamente di sole donne, separatista, con i collettivi femministi delle scuole e tra quelli riconosciuti della provincia Trepuzzi, Monteroni, Alezio. C’e’ anche il gruppo da cui nascerà il CAF. Ci sono quelle che abbiamo perduto per strada e che nessuna ha dimenticato.

Tutte giovanissime ad eccezione di Elisabetta Donini, studiosa della scienza e militante rigorosa del ‘68, che dal femminismo fu sorpresa e conquistata. A Lecce tra noi, al Fiorini, in quegli anni è poi rientrata all’Università di Torino, sua città di nascita, continuando ad impegnarsi in particolare sul tema ‘’Donne e Scienza’’ ed essendo tra le promotrici del primo viaggio-incontro con le donne di Israele e Palestina, che avrebbe portato alla nascita delle Donne in Nero, oggi una realtà internazionale.

Per chi le ha vissute ci son dentro le storie, quelle singole e ce n’e’ una che vuol valere per tutte: ‘’La storia di Valentina’’ raccontata nella forma della drammatizzazione di strada da un gruppo auto organizzato di giovanissime studentesse che parte da episodi di cronaca per dire anche lo scacco, quello ‘’di una di noi’’ che diventa consapevolezza, sapere condiviso, ’’di tutte noi’’. Bellissima la lettera di chiusura rivolta ad una bambina che nascerà, desiderata e voluta, ’’futura’’ e libera.

8 marzo, non e’ un anniversario: annunciava la Tribuna del Salento del 27 febbraio 1978 pubblicando un intervento del Mad.  ''Cinque o seicento femministe …'' dirà la Gazzetta del 9. In tante, anche molte di più, quel giorno, in quei giorni, abbiamo attraversato una città che sembra nelle sequenze avere solo soglie e finestre a cui affacciarsi per guardare al nuovo: lo abbiamo fatto con passo spedito, senza mimose e stanchi rituali, seguendo percorsi inusuali, e non risparmiando i palazzi del potere. E’ successo a Lecce come in tutta Italia: gener-azione in movimento reale. Rivedendoci oggi, che in mezzo per tutte c’e’ stata la vita, tessuta anche all’interno di relazioni significative con altre donne, possiamo dire che forse quella rivoluzione non ha cambiato il mondo, ma di certo e’ cambiato radicalmente e forse per sempre il nostro modo di guardarlo e di stare nella realtà, nel tempo.

Se c’eri anche tu fatti sentire!!


da ‘il ‘Paese Nuovo” – 24 aprie 2013 - Lecce

 


Luogo: 
Anno: 
Parole chiave: 
Contesti: 
Campi di memoria: