La quistione meridionale

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Il testo, è una poesia di Rina Durante,  
messo in musica dal Canzoniere Grecanico Salentino

Il nonno di mio padre era brigante
come Carmine Crocco e Ninco Nanco
è sua la testa mozza che financo
sopra i libri di storia hanno stampato
rubava ai ricchi per dare ai cafoni
per questo gli tagliarono i coglioni
Per lui la Quistione meridionale
non è stata certo un buon affare.

Il nonno di mio padre era bracciante
disoccupato e morto di fame
un giorno fu preso a lavorare
nel tavoliere come stagionale
non sapeva che s’era scioperato
per questo si trovò morto ammazzato
Per lui la Quistione meridionale
non è stata certo un buon affare.

Il padre di mio padre non aveva
nemmeno terra dove lavorare
allora decise di occupare
un pò di terra incolta nell’Arneo
ma un poliziotto con la camionetta
gli fece a pezzi la sua bicicletta
Per lui la Quistione meridionale
non è stata davvero un buon affare.

Mio padre infin è stato un emigrante
io dico è stato perchè non c’è più,
non voglio ricordare come fu,
a voi non interessa e a me fa male
non so neppure dov’è seppellito
perchè non scrisse più dopo partito.
Per lui la Quistione meridionale
non è stata certo un buon affare.

Conosco invece un tizio un professore
che studiando con cura la Quistione,
del Mezzogiorno in breve è diventato
un grosso personaggio, un deputato
dirige enti, corsi, e scuole d’arte
e gli entrano quattrini da ogni parte.
Per lui la Quistione meridionale
è stata certamente un buon affare

Rina Rurante

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