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Si dice donna - Quando il femminismo entrò in TV




Si dice donna
- Quando il femminismo entrò in TV -
Il Movimento delle donne e l'informazione nell'anno della rivolta.
E il 1977 quando Massimo Fichera, socialista, direttore di Rai2, accetta la sfida di produrre un programma che, per la prima volta nella storia della televisione, affronti la "questione femminile". Il femminismo, che in quegli anni riempie le piazze, approda così anche sul piccolo schermo, arriva senza mediazioni nelle case degli italiani. Nasce Si dice donna.
Un gruppo di donne provenienti da esperienze diverse: giornaliste di Noi donne e di Effe, storiche del femminismo, responsabili di associazioni, creatrici di riviste di filosofia delle donne, dirigenti dell'Udi, giovani donne che in seguito saranno chiamate a ricoprire importanti ruoli istituzionali, culturali e politici si riunisce attorno al progetto di Tilde Capomazza. Una redazione di donne unita dalla comune attiva partecipazione al movimento femminista.
Esperienza breve (nel 1981 il programma verrà cancellato dai palinsesti) e contrastata, ma nello stesso tempo una avventura culturale e politica del tutto originale e di grande risonanza i cui esiti investirono milioni di telespettatori.
(da 1977, quando il femminismo entrò in TV di Loredana Cornero)
https://www.libreriauniversitaria.it/1977-quando-femminismo-entro-tv/lib...
https://www.libreriauniversitaria.it/1977-quando-femminismo-entro-tv/lib...
La regista Tilde Capomazza
Una riflessione sull'ascolto della trasmissione
1981
in: Teche RAI
(fruibile solo sul loro sito - QUI)
Si dice donna - Album Duras (Alessandra Bocchetti, 1982)
in: Teche RAI
(fruibile solo sul loro sito - QUI)
Contiene anche un'intervista a Selma James,
la scrittrice americana, femminista e attivista sociale, coautrice del libro
The Power of Women and the Subversion of the Community
Si dice donna (1979)
Anticoncezionali, aborto, pianificazione familiare, consultori.
(in Teche RAI, al link sotto e sull'immagine)
pseudonimo di Marie Gouze
(Montauban, 7 maggio 1748 – Parigi, 3 novembre 1793
Le donne di Nichelino (Torino) - 1977
Leggi anche:
La recenzione di NoiDonne alla pubblicazione di Loredana Cornero '77 - Quando il femminismo entrò in TV
L’autrice ricostruisce la storia di uno dei programmi più rivoluzionari della Rai: Si dice donna. Andato in onda su Rai2 tra il 1977 e il 1981, grazie all’intuizione dell’allora Direttore di rete Massimo Fichera, che seppe cogliere la sfida di produrre un programma che, per la prima volta nella storia della televisione, affrontava la “questione femminile” attraverso gli occhi e le parole delle donne offrendone una chiave di lettura dall’interno.
Il femminismo, che in quegli anni riempiva le piazze, approdò così anche sul piccolo schermo, arrivando senza mediazioni nelle case degli italiani. Un gruppo di donne provenienti da esperienze diverse: giornaliste di 'Noi donne' e di 'Effe', storiche del femminismo, responsabili di associazioni, creatrici di riviste di filosofia delle donne, dirigenti dell’Udi, giovani donne che in seguito saranno chiamate a ricoprire importanti ruoli istituzionali, culturali e politici si riunì attorno al progetto di Tilde Capomazza.
Una redazione di donne unita dalla comune attiva partecipazione al movimento femminista. Esperienza breve (nel 1981 il programma verrà cancellato dai palinsesti) ma nello stesso tempo una avventura culturale e politica del tutto originale e di grande risonanza i cui esiti investirono milioni di telespettatori. Una trasmissione televisiva dove si proponeva un’immagine femminile articolata, ricca di testimonianze e di differenti modelli di riferimento. Quella delle donne è stata chiamata la più importante rivoluzione del Novecento. E di questa rivoluzione Si dice donna è stata testimone e protagonista.
In un momento in cui molto si parla di rappresentazione femminile in televisione, il saggio di Loredana Cornero dimostra come, in anni non lontani, si sia cercato di realizzare un programma con una immagine della donna corretta, ricca di testimonianze e di differenti modelli di riferimento.
Come sottolinea nella prefazione al volume Tiziana Bartolini, direttora di Noi Donne, “è interessante lo sguardo sul coraggio di una Rai che dà credito e libertà a giovani femministe, cosa che oggi sarebbe inimmaginabile. Eppure la presenza delle donne in Rai è aumentata numericamente, nelle strutture e negli studi televisivi, davanti e dietro le telecamere. È vero che ai vertici le donne sono ancora poche, ma i progressi sono innegabili. Nel surplus di offerta televisiva continua però a mancare una narrazione del mondo espressa dal punto di vista femminile, obiettivo centrato quaranta anni or sono da ‘Si dice donna’, per la cui realizzazione le redazioni riuscirono a condividere un registro narrativo anche superando le differenze e le diverse opinioni”.
Loredana Cornero, esperta dei temi legati alla rappresentazione di genere, ha scritto saggi e ricerche sulla lingua italiana, sul ruolo sociale dei media e sulla presenza e la rappresentazione femminile in televisione. Tra i suoi libri ricordiamo ''Una, nessuna, a quando centomila. La rappresentazione femminile in televisione''.
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