- Inizio
-
XXI° secolo
- Un femminicidio è solo un femminicidio
- #8Marzo 2019
- ALBA LA PASIONARIA
- DIARIO DI GUERRA
- Il problema delle donne nel PD arriva da lontano
- Intervista a Rita Segato
- Lecce 8 marzo 2017
- Lecce contro il femminicidio
- Lidia Campagnano per "Le altre"
- Puglia - i Centri Antiviolenza
- Turchia: Appello della Mor Çatı Women’s Shelter Foundation
- DONNE in Azione
-
Il MAD
- Cicl.in.prop. Lecce - Viale degli Studenti, 1
- Il 6 dicembre 1975
- Nasce il MAD - 1976
- Roma: manifestazione per l'aborto
- Separata ed autofinanziata: la sede
- Il MAD - i collettivi nelle scuole
- il '77
- Le aggressioni fasciste
- ... quel 12 novembre
- Nella donna c'era un sogno
- La casa e il lavoro
- Giulietta Banzi
- Altri gruppi: il CAF
- Altri gruppi: il Collettivo Femminista
- altri Gruppi: l'Udi e l'Aied
- Anni '80 - La Casa delle Donne
- 8marzo78
-
Piccola città
- Speciale Quotidiano 1980 - Questo 8 marzo
- Speciale Autogestito di Quotidiano - 1980
- Speciale Quotidiano - Diseguali secondo la Costituzione
- Speciale Autogestito di Quotidiano - 1980 - L'informazione
- Speciale Quotidiano 1980 - CONSULTORI
- Speciale Quotidiano 1980 - Violentate anche nei tribunali
- Speciale Quotidiano - Le studentesse
- Speciale quotidiano 1980 - La Storia
- Speciale Quotidiano 1980 - c'era una volta
- 1980 - 7 stupratori
- 1980: l'8 marzo contro la violenza sessuale
- 8 marzo 1980 CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE
- Violentata anche sul giornale
- Divorzio - Lecce dice NO
- '68 ... o della rivoluzione
- Salotti, élites e massoni
- Pane e Lavoro
- Dopoguerra: Lecce è Monarchica
- Il Fascismo: figli alla patria
- La casa delle donne - oggi
- Norma Swenson a Lecce il 20 agosto
- Voglia di Vincere
- La rivoluzione al Liceo
-
In Puglia
- Ragazze del sud: Bari
- La quistione meridionale
- Salento: tra mito e rito
- L'epopea: le tabacchine
- Lo stato fa la guerra ai contadini - anni '50
- Puglia Ribelle
- Palmina Martinelli
- Renata Fonte
- Claudia Ruggeri
- Cristina Conchiglia
- Vedove Bianche
- Bruciate vive sulla via del tabacco - 1960
- Rosetta
- Palmina: nomi e cognomi
- Il '68 in Puglia
- 1942 - La rivolta delle donne di Monteleone di Puglia
- In Italia
-
Riferimenti
- 1975: il '68 delle donne
- Il Movimento Femminista Romano
- Governo Vecchio
- effe - la rivista
- Annamaria Rivera
- Collettivo Cinema Femminista
- Russia: Storia di una rivoluzione nata l'8 marzo
- Quel compromesso sulla pelle delle donne
- Non c'è rivoluzione senza liberazione
- L'aborto clandestino
- Daniela Pellegrini 1964 - 2016
-
Il contesto
- Camilla Cederna, Oriana Fallaci e Adele Cambria intervista di Pier Paolo Pasolini
- Comizi d'amore - Pasolini - anni '60
- L'Italia degli anni '60
- Essere Donne - 1964
- Sessualità operaia
- Quella volta che dal Nord vennero al Sud
- Un giorno all'anno.
- Sicilia
- Si dice donna -Quando il femminismo entrò in TV
- Le donne della mia generazione
- La contraddizione principale
- L'assalto a Radio Donna - Radio Città Futura - Roma 9 gennaio '79
- Il femminismo di Enrico Berlinguer
- Donne mie illudenti e illuse - Dacia Maraini - 1974
- Cecilia Mangini - Essere Donne - 1964
- ARTE E FEMMINISMI
- 1968 - Lavoratrici
-
Documenti
- DEMAU - Autonomia come collettivizzazione dell'autocoscienza
- 7 giugno 1977: il ''voto nero'' sull'aborto
- S.C.U.M. Valerie Solanas
- Il cerchio spezzato - Trento - 1971
- SOTTOSOPRA - 1976
- Documento del Collettivo Pompeo Magno
- Divorzio - diario di un no
- Donna e Follia
- Avvocate
- Potere e Politica
- E' ACCADUTO NON PER CASO - Sottosopra 1996
- Sesso - Potere - Denaro- Roma ottobre 2009
- Ricordatevi di noi
- Salti di Gioia - Luisa Muraro
- Rivolta Femminile - 1970
- Pechino - 1995
- Lotta di classe e femminismo per noi sono una stessa cosa . Padova 1972
- Lotta Femminista - Padova - Documento 1 -1971
- La lotta non è finita: di Annabella Miscuglio
- LA PARITÀ DEI SESSI È UNA FARSA - Luisa Muraro 2010
- Ereditare il femminismo -2000
- Casa delle donne per non subire violenza - Bologna
- Casa delle donne Milano - Lo statuto
- Aborto: la posizione del collettivo di via Cherubini- Milano 1975
- 1987 - La carta delle donne è tutta da giocare
- Storie
-
Multimedia
- Il femminismo a Milano
- L'hymne des femmes
- Pippa Bacca: la sposa
- "Vergini Giurate" di Elvira Done
- Mediterranee
- Canto per le tabacchine
- Femminismo tremendamente vivo
- La politica del desiderio
- Il Corpo delle Donne
- Canzone delle donne della Comune di Parigi
- Aje Burrneshe! Storie di donne e di vergini giurate
- Anna Rossi Doria
- Annabella Miscuglio: un film
- Dialoghi delle Carmelitane - Emma Dante
- Donne di Mardin . Kurdistan turco -
- Effetto Puglia: di Annabella Miscuglio
- Elif Nursad.- artista di protesta turca
- Giovanna - Un corto di Gillo Pontecorvo
- Movimento Femminista Romano: i canti
- Non ci regalano niente . Documentario
- Piccola ape furibonda
- Rosa Luxembourg: il film
- SCIOPERO!
- Sebben che siamo donne
- Si dice Donna
- Siamo Stufe!
La contraddizione principale




... o dell'inutile fatica della ''doppia militanza''
Uomo-Donna e Capitale-Lavoro, per chi militava prima del '77 anche in organizzazioni della sinistra rivoluzionara (sic!) questo è stato un tormentone rimasto irrisolto dal punto di vista, come si diceva allora, ''marxiano''. Qando era in parte troppo tardi qualcuna provò a trovare in Gramsci la salvezza teorica, reclamando il diritto di esistenza per il Femminismo in quanto Movimento Reale cercando di imporne di conseguenza anche il rispetto e l'autonomia. Ma precedentemente erano comparse anche un numero considerevole di ''eresie'', con livore di stampo medioevale messe a processo.
Una per tutte: l'esistenza di una contraddizione specifica donna--capitale. Era una trovata geniale, diciamolo.
Qui sotto un articolo di Metà del Cielo, giornale del Coordinamento delle Studentesse, del '74. Le stesse che dopo il 6 dicembre divennero il gruppo promotore del MAD.
Cosa successe il 6 Dicembre, certamente a margine della manifestazione nazionale, ma di una certa rilevanza rispetto all'inizio di un processo prima critico e poi di distacco dai vari gruppi. Determinante per il futuro soprattutto di Lotta Continua ma non solo.
Dalla rete
6 dicembre 1975. 20.000 donne arrivano a Roma per una manifestazione sull’aborto. I giovani del servizio d’ordine di Lotta Continua, guidati da Erri De Luca, tentano di sfondare il corteo in nome dell’unità di classe.
La sera stessa le donne di Lotta Continua invadono la riunione del Comitato nazionale e accusano di fascismo i compagni. Il giornale dell’organizzazione glissa e l’indomani titola: “20.000 donne da tutta Italia per il loro diritto alla vita, per la morte di questo governo”.
Il 12 dicembre interviene Adriano Sofri per ricordare la chiave tutta antifascista della manifestazione contro gli assassini del Circeo e fare di quel crimine, che a suo dire “appartiene tutto intero alla borghesia e alla sua oppressione”, un richiamo di unità.
Sempre in nome dell’unità di classe, nel luglio del 1972, i militanti del Potere Operaio romano avevano brutalmente interrotto il primo seminario separatista sull’occupazione femminile organizzato da Lotta Femminista presso la facoltà di magistero dell’Università di Roma, suggellando l’incompatibilità, anche fisica, tra le ragioni del neofemminismo e quelle della sinistra extraparlamentare.
Straordinaria, al riguardo, la testimonianza di Vania Vecchi (militante modenese di Lotta Femminista) sul pestaggio di Roma:
“Eravamo là dentro tante tante donne, in questa atmosfera anche di festa, perché quando ci si vede tra tante persone che vengono da tanti posti diversi con delle idee in testa in comune…
Quando si entrava bisognava passare in mezzo a due file di ragazzi grandi e grossi, che mostravano il pugno, inveivano e io ancora non avevo capito chi fossero, dopo, quando siamo là dentro, c’è tutta una vetrata enorme, io tra l’altro ero anche abbastanza vicina. A un certo punto si rompono le vetrate e cadono dei pezzi di ghiaccio lunghi così e ci piovevano addosso… Sei o sette ne hanno tirati, roba da cinema. Puoi figurarti, le urla, il casino, il fuggi fuggi.
Questi ci assediavano dentro la sala, dopo aver buttato il ghiaccio erano venuti tutti davanti alla porta. Noi per forza dovevamo passarci in mezzo e alcune dicevano che ci avrebbero picchiato. Dissero che l’unica era uscire tutte assieme e una delle Busatta, che erano come le katanga delle femministe, si era cavata le scarpe e le usava come arma. È stata lei che ha aperto l’uscio con le scarpe in mano, e da lì siamo uscite tutte a valanga…
In effetti loro menavano, siamo passate in mezzo come succede nei ‘corridoi’ della polizia, tra due ali di deficienti grandi e grossi che urlavano e cantavano l’Internazionale. Io ero talmente allibita che non correvo neanche, davanti a me una signora che avrà avuto quarant’anni è stata presa per la borsa e trascinata nel corridoio e presa a calci per 5-6 metri. C’è stata una vera e propria battaglia e io non avevo capito che quelli erano di Potere Operaio, pensavo che, essendo Roma una città in cui ci sono tanti fascisti, fossero arrivati loro.
Alla fine mi ricordo che sono sfilata davanti a ‘sti omaccioni con le loro ragazze di Potere Operaio, se le erano portate, e io, siccome cantavano col pugno chiuso Bandiera rossa e l’Internazionale, a quel punto ho capito che erano i compagni di Potere Operaio e, nel mio sbalordimento e nella mia ingenuità, ho detto: ‘ma ragazzi, anch’io sono una compagna’ e due o tre hanno messo davanti le loro donne dicendo: ‘No, queste sono vere compagne, tu sei una femminista’, come dire ‘sei una merda’, per cui me ne sono andata da sola davanti a questa curva da stadio che intonava l’Internazionale col pugno chiuso alzato”.
(cit. in Deborah Ardilli e Marcella Farioli, “Crisi dell’emancipazionismo e critica del modello emiliano: Lotta femminista a Modena“, in Modena e la stagione dei movimenti. Politica, lotta e militanza negli anni Settanta, a cura di Alberto Molinari, Editrice Socialmente, Bologna 2018).