7 giugno 1977: il ''voto nero'' sull'aborto

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''Voto Nero'' al Senato sulla legge 194 
 
La reazione del Movimento delle donne.
 

Il 3 giugno 1977 la legge 194, approvata alla Camera  il 21 gennaio, arriva al Senato che ne discute una prima volta il 3 e successivamente il 7. Si oppongono la DC, il MSI e altre forze principalmente sul tema dell'autodeterminazione e della libertà di scelta autonoma della donna. Il 7 il Senato approva la pregiudiziale di incostituzionalità presentata da DC e MSI decidendo di non prenderne neanche in esame i singoli articoli e di rimandarla alla Camera.

(vedi sotto i link per il resoconto delle due sedute)


Poche ore dopo vastissima la presa di parola delle donne in molte città, contro quello che viene chiamato ''voto nero''
segue rapidamente la convocazione di una manifestazione nazionale a Roma.
 
 

Roma 10 giugno 1977   - Foto Mimmo Frassineti 
 
E storica resterà questa Manifestazione femminista nazionale di Roma del 10 giugnoAperta dal CRAC, Comitato Romano Aborto e Contraccezione, raccoglie numerosissimi collettivi femministi attivi in tutta Italia, dal Nord al Sud, isole comprese. Presente anche l'UDI, Unione Donne Italiane, organizzazione nazionale delle donne comuniste e del PCI, favorevoli a una legge che riconosca la libertà di scelta. Su questo tema c'era stato precedentemente lo strappo anche con il PCI che aveva  proposto una ''casistica'' e il parere di una commissione a cui sottoporre la volontà delle donne.
 
 

Roma 10 giugno 1977   - Foto Mimmo Frassineti 
 
Ribadita dai gruppi femministi l'opzione di andare subito al referendum abrogativo delle norme in vigore nel codice Penale, dando seguito alla richiesta già presentata da radicali e MLD. Posizione destinata a divenire caratterizzante di larghi settori del movimento e che anche a Lecce il Movimento Autonomo delle Donne fece propria.
 
 
 
 
 
 
Qui i resoconti delle due sedute riportati sul sito del Senato:
 
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