Una visceralità indicibile

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la pratica dell'inconscio nel movimento delle donne degli anni Settanta

Una visceralità indicibilela pratica dell'inconscio nel movimento delle donne degli anni Settanta

 

Lea Melandri negli anni settanta insieme allo psicoanalista Elvio Fachinelli ha dato vita alla rivista «L’erba voglio», una delle voci più libere e incisive del dissenso politico-culturale e della critica antiautoritaria della società. Nello stesso periodo ha preso parte attiva al movimento delle donne. Dal 1987 al 1997 ha diretto «Lapis. Percorsi della riflessione femminile» (da poco online: www.serverdonne.it). Attualmente tiene corsi presso l’Associazione per una Libera Università delle Donne di Milano, di cui è stata tra le promotrici fin dal 1987 e di cui oggi è presidente. Ha pubblicato fra l’altro: L’infamia originaria (1977, nuova ed. 1997); Lo strabismo della memoria (1991); La mappa del cuore (1992); Una visceralità indicibile. La pratica dell’inconscio nel movimento delle donne degli anni settanta (2000); Preistorie. Di cronaca e d’altro (2004). Per Bollati Boringhieri: Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia (2001); Come nasce il sogno d’amore (2002); La perdita (con Rossana Rossanda e Manuela Fraire); Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà (2011). Cittadina onoraria di Carloforte (Isola di San Pietro), ha ricevuto nel 2012 dal Comune di Milano l’ “ambrogino d’oro” come “teorica del femminismo” . (www.universitadelledonne.it)

Autora: 
Casa editrice: 
Franco Angeli
Luogo e data: 
Milano - 2000
Tema: